"Veni, vidi, vici".
Il Serricciolo fa sua in pieno la massima di Giulio Cesare: si presenta a Gassano agguerrito e pronto a dimostrare il suo valore. Si mette in testa sin dalla prima giornata di prove, si qualifica per primo e guida praticamente dall'inizio alla fine il Palio della Tragia del 2016.
Grande dimostrazione di forza della squadra Giallo Blu, sia in termini di tiratori, giovani allenati e determinati, che di pubblico a seguire. Sempre numeroso, festante e rumoroso, come dovrebbe essere in ogni occasione di questo tipo.
Sul secondo gradino del podio, i giallorossi di Bardine. Sin dalle qualifiche, scegliendo la corsia numero 4 per marcare a uomo il Gassano che aveva scelto la 5, hanno messo in chiaro la volontà di puntare tutto sulla rivalità con i biancoverdi padroni di casa. Ma la scelta ha pagato solo a metà: se infatti sono riusciti a tener dietro i vincitori della passata edizione, i galletti gialloblu si sono dimostrati troppo veloci per loro. Ma la grinta e la voglia restano immutate e la promessa è quella di tornare ancora più agguerriti.
Il Gassano arriva terzo: le prova tutte per confermarsi ma non ce la fa. E' il bello e il brutto del palio, si può dare tutto ma quel tutto può non bastare. Sempre incollati a chi era davanti, è mancato lo sprint per effettuare quei sorpassi che avrebbero cambiato le sorti della corsa.
E infine, 'Last but not least', gli altri nuovi arrivati e benvenuti del Ceserano: in giallo e arancione hanno corso una qualifica e una gara decorosa, gettando le basi per quella che tutti sperano sarà una gradita conferma nel 2017.
Grandi assenti, Fivizzano, Monzone e Mozzano. Chi per un motivo, chi per un altro, chi per nessun motivo, tre contrade, già presenti lo scorso anno, non si sono presentate. Forse troppa fatica, forse poca voglia: è sicuramente un peccato, non solo per il Palio ma anche per loro.